di Simone Gallucci
Girovagando con estrema calma per le strade collinari nel tardo pomeriggio del primo Maggio in cerca di qualche buon punto da cui fotografare Fermo ed il suo paesaggio, l’occhio mi cade su una pianta di olivo severamente potata al punto di assumere la forma di un posatoio per uccelli e nello sfondo un campo di grano dal bel colore verde, da subito mi è venuto in mente “qui qualche soggetto ci si poserà! ”.
Ho deciso quindi di fermarmi ad osservare il posatoio e nel frattempo ho fatto qualche scatto al paesaggio.
Sono rimasto sul luogo fino a tarda serata, ma purtroppo non sono stato ripagato dell’attesa. Nulla si è posato, quindi riposta l’attrezzatura nello zaino ho ripreso la strada di casa.
Dopo qualche giorno ho deciso di tornare sul posto per continuare l’appostamento.
Appena arrivato ho notato che tutto si presentava come l’ultima volta: non si vedeva volare nemmeno una mosca. Poi di colpo lo stupore; sarà stato per la complicità del cielo grigio, nuvoloso e minaccioso di pioggia o per pura fortuna, ecco che un volatile si è posato su di un ramo dell’olivo, forse per riposarsi. Un rapace che dalle dimensioni ho creduto fosse un Gheppio ( genere Falco, misura appena 35cm con 70-90cm di apertura alare ). Prendo la reflex e approfitto di fare qualche scatto al volo. Rivedendo l’immagine nel monitor della reflex mi accorgo che non era un Gheppio, ma una nuova specie da me mai incontrata e fotografata “ il Falco Cuculo “.
Approfitto del momento per fare altri scatti e mentre lo osservo volare intervallando il volo allo “Spirito Santo” , volo durante il quale si mantiene totalmente fermo in aria, con piccoli battiti delle ali e tenendo la coda aperta a ventaglio, sfruttando il vento per mantenersi stabile e osservare il suolo in cerca di prede, e mi accorgo che di esemplari ne sono ben 3, due femmine in volo ed un maschio posato su un cavo elettrico talmente lontano da non riuscire a fotografarlo.
Anche questo pomeriggio volgeva al termine, ma rincuorato della piacevole vicenda, decisi di ritornare sul posto la mattina seguente e ben attrezzato con la speranza di fotografare anche il maschio.
Ore 5.00 del mattino seguente, sveglia, il tempo di indossare la mimetica, bere un caffè al volo per riprendere conoscenza, afferrare l’attrezzatura e di corsa verso il luogo, con l’intenzione di piazzarmi ben mimetizzato prima che sopraggiunga l’alba, ed attendere l’arrivo dei soggetti. Dunque mi apposto ma non troppo vicino per evitare di arrecare
fastidio e munito del 500mm e moltiplicatore di focale attendo pazientemente l’arrivo dei soggetti che non tardano ad arrivare. Le prime sono due Gazze seguite da un piccolo limicolo che non sono riuscito ad identificare, nel frattempo è iniziato a piovere ( che bellezza!! ), e di Falchi nemmeno l’ombra.
Ma l’ottimismo è il profumo della vita, infatti poco dopo attraverso le gocce di pioggia … ECCOLO!! è arrivato il maschio e con lui la mia contentezza nel vederlo e fotografarlo , ma solo per pochi istanti, prima che spiccasse il volo per tornare a caccia
Concludendo, posso solo dire di aver trascorso una bellissima esperienza, sopratutto a due passi da casa;
non mancherò di ritornare, magari cercando un appostamento più vicino per cercare di fotografare entrambi i sessi a pieno formato, per ora Vi saluto con un arrivederci alla prossima storia.
Simone Gallucci.
Descrizione:
Falco Cuculo è un piccolo falco lungo circa 30cm, con apertura alare di circa 70cm.
Il maschio adulto è tutto grigio scuro, ad esclusione di becco, zampe, anello perioculare e ventre rosso corallo. La femmina ha la parte inferiore del corpo arancione e la parte superiore e le ali grigie con barre più chiare. Nidifica in nidi abbandonati di corvi, si nutre di insetti che cattura in volo e piccoli mammiferi, è attivo di giorno o spesso al crepuscolo.
Foto di Simone Gallucci.